I giurati dovranno assegnare dei valori ad ogni cosplayer che sfilerà nella giornata di gara, questi valori dovranno essere assegnati con dei criteri precisi.
- SOMIGLIANZA ALL’ORIGINALE
Con questo criterio di valutazione si vuol mettere in risalto il valore del cosplayer che più degli altri ha saputo realizzare un costume di difficile realizzazione, cercando di non tralasciare l’aspetto delle proporzioni e della somiglianza all’originale a favore di una più semplice realizzazione. Ad esempio un cosplayer che ha realizzata il costume di un guerriero “Nano” con una complessa e intricata armatura, ma che a impatto risulta longilineo, non potrà avere un valore alto in questa caratteristica.
Con questo criterio di valutazione si vuol mettere in risalto il cosplayer che più degli altri ha saputo creare un costume di difficile realizzazione e che più di altri si è contraddistinto per la qualità del proprio costume e l’attenzione per i dettagli. Fattori determinanti per l’assegnazione di questo valore sono: la fattura del costume (qualità sartoriale, cuciture, stoffe utilizzate, tecniche di costruzione, materiali utilizzati, ecc.), la cura per l’acconciatura e il make-up e la realizzazione di tutti i componenti. Se prendiamo l’esempio utilizzato sopra, lo stesso cosplayer che ha realizzata il costume di un guerriero “Nano” con una complessa e intricata armatura che a impatto risultava longilineo, ma che allo stesso tempo ha saputo realizzare fedelmente sia gli abiti sotto l’armatura che l’armatura stessa nonché l’acconciatura, potrà avere un valore alto in questa caratteristica.
Con questo criterio di valutazione si vuol mettere in risalto il cosplayer che più degli altri ha saputo, nell’arco di tempo a disposizione, interpretare più fedelmente il proprio personaggio. Una buona immedesimazione e recitazione (originale o re-interpretata), curata ma non noiosa, di una scena legata al personaggio rappresentato è il fattore determinante per l’assegnazione di un valore alto a prescindere dalla fattura del costume.
Con questo criterio di valutazione si vuol mettere in risalto il cosplayer che più degli altri ha saputo realizzare non solo il costume del personaggio ma anche l’accessorio, imponente o stravagante che sia. Questo valore deve essere assegnato solo in base all’accessorio e non al resto del costume e/o all’interpretazione del cosplayer che lo utilizza. Un’ arma particolarmente imponente o ben realizzata, un oggetto ornamentale, un copricapo, una suppellettile particolarmente ben realizzata, sono possibili fattori di attribuzione di questo valore. Se prendiamo ad esempio lo stesso cosplayer che interpretava il “Nano”, il suo elmo o la sua ascia possono essere considerati accessori; nel caso in cui uno dei due sia acquistato, il valore da assegnare sarà intermedio, se lo sono entrambi il valore sarà minimo, se invece sono entrambi realizzati dal cosplayer il valore sarà massimo.
Con questo criterio di valutazione si vuol mettere in risalto il cosplayer che più degli altri ha saputo distinguersi per la spettacolarità della coreografia messa in scena sul palco. In particolare vengono valutate la coordinazione dei movimenti, l’impatto visivo e la corrispondenza tra coreografia e base musicale. Prendiamo in esempio lo stesso “Nano” utilizzato fino ad ora: se durante la sua esibizione combatte contro un drago tra le valli rocciose e sul palco non ci sono né l’uno né l’altro, il valore dovrà essere minimo, se invece ha costruito un drago da infilzare e un fondale dovrà avere una valutazione più alta, se poi il drago si muove e cadono le rocce dovrà avere quella massima.
Con questo criterio di valutazione si vuol mettere in risalto il cosplayer che più degli altri ha saputo, a prescindere dalla fattura del costume e dei sui accessori, dimostrare che non serve solo interpretare il più fedelmente possibile il proprio personaggio durante la scenetta, ma bisogna essere il personaggio stesso. Un cosplayer che riesce a trasmettere solo con la sua presenza tutto quello che c’è da dire sul personaggio interpretato dovrà aver un valore. Pensate a come si comporterebbe il “Nano” che abbiamo utilizzato come esempio fino ad ora se incontrasse il presentatore della gara nella sua epoca e ambientazione; non uscire dal personaggio può essere un criterio per una valutazione massima di questa caratteristica.